Teatro.it ha incontrato Lorella Cuccarini, in scena in questi giorni a Milano: un ritorno al musical, stavolta nei panni de “La regina di ghiaccio”, tratto dalla Turandot di Puccini.
Lorella Cuccarini, sempre sorridente ed empatica, arriva all’incontro con i giornalisti, saluta i presenti ed esclama: “Sembra di stare dal medico! Avete preso tutti il numerino? Chi è il primo?” Poi, si preoccupa di sistemare nella posizione giusta il divanetto preparato per farla accomodare, salvo poi decidere di realizzare le interviste in piedi, accanto a un poster dello spettacolo di cui è protagonista, diretta ancora una volta dal regista Maurizio Colombi: La regina di ghiaccio – Il musical, tratto dalla fiaba persiana alla quale si ispirò la Turandot di Giacomo Puccini.
La showgirl sta vivendo un momento di grande soddisfazione professionale ci racconta di non sentire la mancanza del piccolo schermo. D’altronde, il palcoscenico è un ottimo diversivo, che la terrà impegnata ancora per molti mesi, tra musical e prosa: Lorella tornerà infatti a Milano la prossima primavera, dove ritroverà Giampiero Ingrassia come partner nella commedia Non mi hai più detto ti amo, scritta e diretta da Gabriele Pignotta.
Chi è la Regina di ghiaccio, secondo Lorella Cuccarini?
Turandot è sicuramente una donna di potere; in realtà è una principessa, erede al trono del regno di Altoum. E’ un personaggio in qualche modo bipolare, ma bello proprio per la sua fragilità: nella prima parte dello spettacolo è una donna priva di emozioni, perché vittima di un incantesimo lanciato da tre streghe; arriverà a un certo punto della storia il misterioso principe Calaf, l’unico ad avere il potere di sciogliere il cuore di Turandot. Alla base di questo spettacolo c’è la storia che ha ispirato l’opera di Puccini, con l’aggiunta di magia, divertimento, emozioni e un cast di talenti puri.
Il musical, però, non sarà il tuo unico impegno sul palcoscenico…
Effettivamente io sarò impegnata con questa tournée fino alla fine di febbraio, poi riprenderò la commedia che ha segnato questa estate il mio debutto nella prosa: Non mi hai più detto ti amo, con Giampiero Ingrassia. A vent’anni da quei Sandy e Danny di Grease, siamo di nuovo una coppia, all’interno di una famiglia un po’ in crisi. E’ stato molto bello ritrovarsi a distanza di tempo e portare sul palco tutto quel bagaglio di esperienze, non soltanto professionali, ma anche personali.
Come è cambiato, negli ultimi vent’anni, l’approccio alla professione di performer?
L’approccio, ma soprattutto il mestiere, è cambiato moltissimo. Ai tempi della prima edizione di Grease, nonostante le moltissime persone che si erano presentate alle audizioni, fu abbastanza faticoso scegliere il cast e trovare persone che sapessero ballare, cantare e recitare allo stesso tempo. Con La regina di ghiaccio è stato tutto molto più semplice: mi sono resa conto che oggi c’è una generazione di ragazzi davvero molto preparati, che spesso vivono anche tante esperienze all’estero, proprio perché l’Italia non riesce sempre a dare un feed-back a tutti i talenti nostrani.
Scorrendo i tuoi prossimi impegni in agenda, sorge spontanea una domanda: ci sarà spazio per la televisione?
Quest’anno non penso ci sarà spazio per la televisione, anche perché io non mi fermerò praticamente fino al prossimo maggio inoltrato. Però, insomma, alle volte è anche bene non esserci, perché no? Io mi sto prendendo tante di quelle soddisfazioni a teatro e sono molto felice di questa scelta.
E, rivolgendosi, a tutti i nostri lettori, Lorella conclude:
“Venite a vedere La Regina di ghiaccio, perché a prescindere da me, è uno spettacolo che merita assolutamente”